Teoria Musicale - 2 - la tonalità

2/3/20252 min read

La Tonalità e il modo


Qualsiasi brano musicale, esclusi alcuni casi particolari, tende a gravitare, su un particolare suono chiamato Tonica, corrispondente al primo grado di una scala.


Per tonalità intendiamo quindi l'atteggiarsi dei suoni in rapporto al suono fondamentale.


La tonalità di Do Maggiore significa che l'inizio del pezzo musicale è costruito nell'ambito tonale della scala di Do Maggiore e che tenderà a gravitare sul suono della tonica che in questo caso è Do.


La tonalità può esser di due modi: di modo maggiore e di modo minore.


Come abbiamo detto nel video precedente, a partire dalla scala maggiore se andiamo al sesto grado della scala possiamo costruirci la relativa minore che ha le stesse alterazioni della scala maggiore da cui appunto ne ricaviamo la relativa minore.


Per sapere quali sono le tonalità e le loro relative minori dobbiamo introdurre il concetto di intervallo.


L'intervallo è la distanza fra due suoni congiunti o disgiunti.


Gli intervalli congiunti sono quelle che procedono nell'ordine della scala.


Gli intervalli disgiunti sono quelli che procedono per salti.


Un intervallo di seconda, terza, sesta e settima, può essere ad esempio maggiore, minore, diminuito, eccedente o più che eccedente


Un intervallo di prima, quarta, quinta e ottava, può essere giusto, eccedente, più che eccedente, diminuito e più che diminuito.


Gli intervalli si dicono giusti perché non cambiano da una scala maggiore e una scala minore.


In questo caso dobbiamo sapere che per ricavarci dalla scala maggiore le altre tonalità dobbiamo, ad esempio a partire sempre dalla scala di Do maggiore, procedere di una quinta giusta sopra o di una quinta giusta sotto.


Mi spiego meglio, una quinta giusta è forma una distanza di sette semitoni e può essere ascendente o discendente, nel caso della scala di Do Maggiore, la quinta giusta ascendente a partire dalla prima nota della scala, il primo grado è Do-Sol, mentre la quinta giusta discendente è Do – Fa.


La scala maggiore è il modello da cui derivano le altre scale.


E possiamo vedere che la disposizione dei toni e semitoni è la seguente.


Tono Tono Semitono Tono Tono Tono semitono


Quando a partire dalla scala di Do Maggiore vogliamo ricavarci le tonalità vicine dobbiamo salire o scendere di una quinta giusta e poi, per quanto riguarda le scale maggiore mantenere la stessa disposizione di toni e semitoni.


Se saliamo di una quinta giusta a partire dal Do avremo "trovato" la scala di Sol Maggiore, e mantenendo i rapporti tra toni e semitoni avremo queste note:


Sol La Si Do Re Mi Fa# Sol


Mentre se scendiamo, a partire dalla tonica, il primo grado, di Do Maggiore avremo la scala di Fa Maggiore.


In questo caso le note della scala saranno:


Fa Sol La Sib Do Re Mi Fa


Dalla scala di Sol maggiore possiamo andare un'altra quinta sopra e avremo la scala di Re Maggiore, e così via, fino ad arrivare alla scala di Do# Maggiore


Mentre a partire ad esempio dalla scala di Fa Maggiore andremo sempre una quinta sotto per ricavarci tutte le altre tonalità fino alla scala di Do bemolle Maggiore.


In questo modo avremo quindici scale maggiori. Per avere le loro relative minori vediamo il sesto grado o una terza minore sotto (andiamo tre semitoni indietro dalla tonica) di ciascuna scala e avrai la relativa minore con le stesse alterazioni della scala maggiore a cui ci si riferisce quando si cerca, infatti, la relativa minore.